Probabilmente la situazione di difficoltà economica come l'attuale, fa venire meno le attenzioni e le motivazioni ad investire ,“in sicurezza”, da parte delle aziende, le morti sul lavoro, spesso attribuite ad errori umani, sono invece, “orrori umani”, sono la conseguenza di una cultura che ha messo il profitto e l'economia al primo posto, relegando il lavoro e la persona umana a semplice fattore produttivo. I
l nuovo governo dovrà ristabilire che la sicurezza dei lavoratori sia la priorità da salvaguardare e tutelare a tutti i costi e con ogni strumento, nella cultura delle aziende, delle istituzioni e dei settori pubblici ai quali è demandata la funzione ispettiva e di controllo.
Ogni vita spezzata è una grande perdita, umana e culturale e motivo di grande dolore per tutti, perché l'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la nostra società. Occorre quindi un cambio culturale, affinché finisca questa mattanza non degna di un paese civile come il nostro.
Parma 16 ottobre 2022
Rino Basili